Monte Rufeno - Riserva Naturale

La Riserva Naturale del Monte Rufeno fa parte del sistema delle aree protette del Lazio e si estende su circa 3.000 ettari nel territorio del Comune di Acquapendente in Provincia di Viterbo (VT) al confine con Umbria e Toscana.

Monte Rufeno - Acquapendente (VT)

La Riserva Naturale Monte Rufeno è caratterizzata dalla presenza di casali un tempo abitati ed oggi testimonianza di un'antica tradizione architettonica.

Alcuni di questi casali sono stati ristrutturati in seguito all'istituzione dell'area protetta ed attualmente sono utilizzati come strutture ricettive, come museo, e centro di formazione per studi ambientali.

All'interno della Riserva sono stati allestiti alcuni itinerari per contribuire alla comprensione delle caratteristiche naturali di questo territorio e per evidenziare la storia e le relazioni delle attività umane con l'ambiente naturale.

Riserva naturale del Monte Rufeno

A richiesta sono organizzate escursioni guidate, a piedi, a cavallo o in bicicletta e altri servizi didattico-ricreativi.

L'area protetta del Monte Rufeno, attraversata dal fiume Paglia e dai suoi numerosi affluenti, è caratterizzata da un territorio collinare che si estende tra i 210 e i 780 m s.l.m., ricoperto quasi per intero da estesi boschi che offrono un paesaggio naturale di notevole suggestione.

Il territorio, che solo in prima apparenza risulta omogeneo per la prevalenza dei querceti misti a dominanza di cerro, presenta una buona diversità di ambienti quali boschi umidi, castagneti, macchia mediterranea, e soprattutto nei pressi dei numerosi casali abbandonati, cespuglieti, pascoli e prati, oliveti e rimboschimenti artificiali a conifere.

All'interno dei boschi non è difficile poi imbattersi nelle "trosce", piccoli stagni particolarmente suggestivi e ricchi di vita.  Ogni ambiente è caratterizzato da un pullulare di diverse specie animali e piante.

La flora e la fauna nella riserva di Monte Rufeno sono particolarmente ricche, grazie alla particolare collocazione geografica di Monte Rufeno e grazie alle continue attività condotte dall'uomo nell'area che sono sempre risultate non intensive e rispettose dell'ambiente naturale.

Il bosco monumentale del Sasseto vicino al Museo del Fiore (www.museodelfiore.it) e alla Riserva Naturale del Monte Rufeno presenta una eccezionale composizione di specie che vede insieme piante come il leccio e il faggio, e la struttura con alberi che non di rado superano i 3 metri di circonferenza e più secoli di vita, fanno considerare questo bosco uno dei siti di maggiore valore naturalistico dell'Italia Centrale.

Riserva Monte Rufeno - Bosco del Sasseto

La flora presente nella Riserva Naturale del Monte Rufeno è stata oggetto di recenti studi, realizzati soprattutto in collaborazione con l'Università degli Studi della Tuscia di Viterbo.

Le ricerche hanno evidenziato la presenza di oltre 1000 piante superiori tra specie e sottospecie, tra cui molte rare e vulnerabili, presentanti nella riserva le sole stazioni rinvenibili nella Regione Lazio.

Tra le specie vegetali più rappresentative della riserva ritroviamo la rarissima erba scopina (Hottonia palustris), presente per l'Italia centrale in una sola "troscia" all'interno della riserva, la rara crespolina etrusca (Santolina etrusca), endemica dell'Antiappennino tosco-laziale, il giglio rosso (Lilium bulbiferum ssp. croceum), il giglio martagone (Lilium martagon), il giaggiolo susinaro (Iris graminea), il melo ibrido (Malus florentina), i narcisi (Narcisus poeticus e N. tazetta) il frassinello (Dictamnus albus) ed altre piante quì rare in quanto raggiungono il limite del loro areale, come il brugo (Calluna vulgaris) e il farnetto (Quercus frainetto).

Altra peculiarità sono le fioriture di orchidee spontanee, di cui sono segnalate ben 39 specie, tra cui la rara Ofrys insectifera.

Monte Rufeno - Orchidea Selvatica Ofrys insectifera

Per la fauna, recenti studi condotti dall'Ufficio tecnico della Riserva hanno evidenziato la presenza di 122 specie tra anfibi, rettili, uccelli nidificanti e mammiferi (esclusi i pipistrelli).
Questo numero è notevole se si pensa rappresenti il 65% delle specie conosciute per la provincia di Viterbo ed il 54 % di quelle note per il Lazio.

Tra gli uccelli sono presenti diverse specie di rapaci diurni e notturni quali il Biancone (Circaetus gallicus), il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), lo Sparviero (Accipiter nisus) e l'Allocco (Strix Aluco).

I boschi e gli arbusteti sono popolati da diverse specie di picchi, cince, tordi, luì e altre silvie, insieme a ghiandaie, tortore e colombacci.

Da segnalare il raro Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus), e lungo il fiume la presenza dei coloratissimi Gruccione (Merops apiaster) e Martin pescatore (Alcedo atthis), oltre ad aironi ed altri uccelli acquatici.

Tra i mammiferi sono da ricordare l'istrice (Hystrix cristata), il Tasso (Meles meles), la Martora (Martes martes) ed altri mustelidi. Frequenti anche cinghiali (Sus scrofa) e caprioli (Capreolus capreolus), mentre il Lupo (Canis lupus) transita occasionalmente all'interno dell'area protetta.

Riserva Naturale di Monte Rufeno - il cinghiale

La ricchezza e la qualità delle acque delle zone umide all'interno della Riserva è testimoniata dalla presenza della rara Tartaruga d'acqua dolce (Emys orbicularis), della Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina tergiditata), oltre che di invertebrati quali il Granchio di fiume (Potamon fluviatile) e il Gambero di fiume (Austropotamobius italicus).

Riserva naturale di Monte Rufeno - La tartaruga d'acqua dolce

Tra la fauna invertebrata è da segnalare inoltre la presenza di un raro coleottero cerambicide, Anoplodera sexguttata, specie fino a non molti anni fa nota solamente nelle Alpi e, recentemente, rinvenuta nell'Italia centrale solamente all'interno della Riserva di Monte Rufeno, presentando una distribuzione che può essere interpretata come un relitto glaciale.

Per ulteriori informazioni ovvero l'organizzazione di escursioni o gite guidate www.riservamonterufeno.it Tel. 0763-733642 - Numero Verde 800 411834.

Cooperativa L'Ape Regina Tel. 0763-730246 Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.   www.laperegina.it