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Barbarano Romano Provincia di Viterbo |
Il paese di Barbarano è un antico centro arroccato sul pianoro di una rupe simile ad una prora di nave, delimitato per due lati da profondi burroni e, per il terzo, da una ben conservata cinta muraria quattrocentesca. Conta una popolazione di circa mille abitanti e dista 72 Km. da Roma e 30 da Viterbo. Le Chiese: al suo interno comprende quattro chiese: la Collegiata dell’Assunta che è la principale e si trova nella zona detta ‘il Castello’. L’attuale struttura è frutto del rifacimento attuato nella prima metà del XVIII sec. Al suo interno custodisce testimonianze pittoriche di buona scuola. Nelle immediate vicinanze vi è un’altra chiesa dedicata al Crocefisso a cui si accede dall’omonima piazzetta. Al centro del paese vi è la chiesa di Sant’Angelo sconsacrata e adibita a sala convegni. Alla chiesa erano annessi la Canonica e il giardino. Nell’area di quest’ultimo oggi hanno sede il Museo Etrusco e la Biblioteca. La chiesa della Misericordia è addossata alla cinta muraria e adiacente alla porta Romana. Fuori dell’abitato, a circa 300 m. dalla porta Romana e adiacente al cimitero, vi è la chiesa di S. Maria del Piano del XVI sec. Era parte di un convento demolito nella seconda metà del secolo scorso. Le Mura e le Porte: la prima cinta muraria, le cui tracce sono tuttora visibili all’interno del palazzo municipale, delimitava il nucleo abitativo originario ancor oggi chiamato ‘il Castello’. Questa cinta, per la parte all’epoca esistente, fu totalmente distrutta nel 1930 dal crollo dell’annessa torre pentagonale, detta di Desiderio. Nel fossato che delimitava ‘il Castello’, si apre la porta Canale, che scende verso il fondo del vallone. La cinta muraria oggi visibile, terza in ordine di edificazione, ingloba le due torri quadrate della precedente ed è rafforzata da due torri cilindriche e da un torrione centrale in cui si apre la porta Romana di accesso al paese. Zone Archeologiche: il territorio di Barbarano è ricco di resti archeologici. Di particolare interesse sono le necropoli etrusche con tombe rupestri riferibili a un vasto arco temporale, dal IX al III secolo a. C. Le tombe sono per la gran parte ubicate sui pendii prospicienti l’antico centro abitato etrusco, oggi individuato con il toponimo ‘S. Giuliano’. Sul pianoro dell’antico abitato sono visibili una cisterna ipogea definita ‘Bagno Romano’ e una chiesa risalente al X secolo dedicata a S. Giuliano. La chiesa, oggi ridotta a due navate, mostra le emergenze appartenenti alla originaria maggiore struttura a tre navate. Ai limiti del pianoro sono ancora visibili resti di mura etrusche e medievali. Nell’adiacente pianoro di S. Simone è la chiesa rupestre dedicata al Santo, ricavata in una tomba etrusca. Storia: i segni della presenza umana sul luogo dove sorge Barbarano affondano in tempi remotissimi. La storia documentata dove appare per la prima volta il toponimo Barbarano, inizia con la pergamena datata 21 gennaio 1188, e riguarda la sottomissione del paese alla famiglia viterbese dei Farolfo. Nel 1228, nel contesto della volontà romana di riaffermazione del controllo sul Distictus Urbis, il castello viene assoggettato all’autorità capitolina. Nell’anno 1243 il castello è nuovamente nella disponibilità della famiglia Farolfo. Dal 1283 il castello e le sue terre risultano spettanti al Campidoglio, come risulta da un diploma del 16 maggio di Carlo D’Angiò. Il Castrum Barbarani resta quindi assoggettato quale feudo di Campidoglio. Tale rimarrà, fatta eccezione per alcuni periodi tra il XIV e il XV secolo, fino al 1847, anno in cui papa Pio IX, con motu proprio del 1° ottobre, soppresse la giurisdizione amministrativa, giudiziaria e baronale sugli ultimi feudi capitolini (Barbarano, Vitorchiano, Cori e Magliano) Museo Civico Archeologico: nel centro storico, Via Sant’Angelo n. 2, si trova il MUSEO DELLE NECROPOLI RUPESTRI, nel quale sono esposti interessanti reperti delle necropoli del territorio di Barbarano Romano venuti alla luce in seguito agli scavi iniziati negli anni ’60 ad opera del re Gustavo di Svezia e proseguiti dalla Sovrintendenza Archeologica per l'Etruria meridionale. La visita al museo e’ gratuita e gli orari di apertura sono i seguenti: Lunedì-Martedì-Mercoledì-Giovedì- Sabato-Domenica : 10,00 – 13,00 Lunedì-Venerdì-Sabato : 15,30-18,30 (orario invernale) 16,30-19,30 (orario estivo all’introduzione dell’ora legale) Info Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. AREA ARCHEOLOGICA DI SAN GIULIANO La Necropoli di San Giuliano e’ sicuramente tra le più interessanti della Tuscia; la sua visita offre infatti un interesse sia archeologico che naturalistico essendo le tombe immerse in un suggestivo habitat naturale che ne aumenta il fascino. La visita e’ facilitata da una cartina dell’area archeologica che ne indica i vari possibili accessi e il numero che individua i sentieri di recente predisposti dal Parco Regionale Marturanum che ha curato anche il posizionamento di cartelloni esplicativi .( la cartina e’ reperibile sia presso la sede del Parco sia presso la biblioteca che si trova nei locali adiacenti al Museo Delle Tombe Rupestri in Via Sant’Angelo ). La necropoli ospita tombe risalenti a un periodo storico che va dal VII al II secolo a.c. e comprende tombe a tumolo (Tomba Cima fine VII sec) tombe rupestri scavate nei crinali del vallone a dado , finto dado , a edicola a “portici”a “palazzine “etc… Famose la Tomba della Regina e la tomba del Cervo ( quest’ultima attualmente non agibile per lavori) Sul pianoro del Caiolo si possono ammirare la Tomba della Cuccumella e quella “del Carro” (molto ben conservata) oltre ad altre sparse nei pressi di quest’ultima. Sfruttando l’accesso di San Simone si potranno visitare le tombe rupestri dei secoli III e II a.C. che costeggiano il lato sinistro del sentiero, dal quale si accede anche ad una chiesetta ricavata da una preesistente tomba etrusca. Alla fine del suddetto sentiero ci si trovera’ di fronte, sul pianoro sovrastante, lo spettacolo affascinante delle mura del borgo di San Giuliano che, di epoca medievale, conservano comunque anche un residuo di mura etrusche. Interessante e suggestiva sara’ anche la visita al pianoro di San Giuliano dove si trova la omonima chiesetta romanica che, seppure non integra, conserva il suo fascino antico; nei pressi si potra’ visitare il cosiddetto “bagno romano” di dubbia origine. L’accesso di Poggio Cenale conduce, attraverso un sentiero naturalistico molto belloin primavera, alle Tombe Thansinas In località Caiolo e’ presente un’area attrezzata con tavoli e barbecue adatta a pic nic in un ambiente naturale di notevole bellezza. La scampagnata potrebbe concludersi in paese con la visita al Museo Civico Archeologico, in Via Sant’Angelo, 2 che osserva i seguenti orari di apertura: Lunedi’-Martedì-Mercoledì-Giovedì-Sabato- Domenica ore 10,00-13,00 Lunedì-Venerdì-Sabato : 15,30-18,30 (orario invernale) 16,30-19,30 (orario estivo al cambio dell’ora legale) . TREKING Sfruttando la cartina approntata dal Parco Marturanum si potranno seguire i numerosi sentieri che attraversano il parco regionale il cui percorso potrà regalare la vista di panorami suggestivi con le sue forre, tagliate, mole ,cascate e la sensazione di camminare in un mondo selvaggio e incontaminato il cui fascino colpisce immancabilmente i visitatori. |